Ultimo nato della “girandola gastronomica” di ‘Gusto, il 28 prende il nome dal suo civico ed è, anche questo, formato da un mosaico di tessere legate al cibo e al buon bere. Il ’28 è quello che si sveglia prima, rispetto agli altri locali del brand, per offrire agli ospiti la prima colazione, con dolci e cornetti fatti in casa, caffè e una attenta selezione di te, tisane e centrifughe, per partire con il piede giusto, magari seduti nel magnifico portico del Piacentini. La giornata continua con il pranzo, e poi le merende, l’aperitivo, la cena, per finire con il cocktail bar delle ore piccole. La cucina è caratterizzata dal camino e dal forno, per le pizze, le carni e le verdure di stagione, ma, alla zona ristorante, è dedicato il menù raffinato e mediterraneo realizzato dallo chef Alessandro Del Grosso.
Tavolini di ferro rosso con piani di marmo panche di legno, ritratti e foto alle pareti ricordano le vecchie friggitorie. Ma, oltre all’atmosfera, il richiamo alla Rotisserie, è ben espressa dal tipo di proposta. Tanti i piatti di carne, bianca e rossa, preparati nel grande girarrosto, le verdure alla brace, le pizze in teglia, per il pranzo più informale ma oltremodo curato.
Al piano superiore, e nel portico che da sul Largo dei Lombardi, si sviluppa il ristorante. In questa parte del locale, la rotisserie, lascia il ruolo da protagonista alla cucina. Piatti di carne e di pesce, primi piatti della tradizione italiana, mettono d’accordo gourmet e palati curiosi.
L’aperitivo o il drink dopo cena, sono tenuti in grande considerazione nella filosofia di ‘Gusto al 28. Attenta e scupolosa la selezione di liquori, di birre e, naturalmente di vini. In lista i grandi classici del buon bere, e anche delle variazioni sul tema affidate ad esperti bartender.