Via Margutta. Artisti, cinema e curiosità

Via Margotta targa della via

Tra le vie più bohémien e suggestive della capitale rientra senza alcun dubbio via Margutta. Nel rione Campo Marzio, parallela a via del Babuino partendo da piazza del Popolo scendendo giù dal Pincio, via Margutta è una strada fuori dal tempo in cui l’orologio sembra essersi fermato. È davvero difficile non restare affascinati percorrendo questa via piena di botteghe di artisti, gallerie d’arte, laboratori di artigiani, piccoli bistrot o osterie dove fermarsi a mangiare qualcosa. La parte più bella poi è la totale serenità pur essendo a pochi metri dalle più caotiche via del Babuino e via del Corso. Un rifugio dal caos della città, tra lampioncini e edera rampicante sui palazzi d’epoca. Senza macchine e grandi negozi, qui si sente solo il rumore di passi sui sampietrini e il vociare delle persone a passeggio o a curiosare dentro le botteghe.

Storia e curiosità di via Margutta

Sapete da dove deriva il nome della strada? L’origine è un po’ incerta. Si ipotizza che il nome derivi dalla famiglia Marguti che abitava qui oppure dalla contrazione della parola Marisgutia ovvero Goccia di mare da un ruscello che dal Pincio scendeva giù verso il Tevere. Un’altra ipotesi è che fosse il nome di un eroe di un poema comico del Rinascimento scelto dai pittori che per primi vennero ad abitare a via Margutta dopo che durante il periodo di Papa Pio IX un faccendiere del Vaticano si occupò di farvi costruire una rete fognaria e dotarla di un piano regolatore per renderla abitabile. Fino alla metà del ‘500 infatti la via era semplicemente la “dependance” di via del Babuino in cui venivano parcheggiare le carrozze e i carretti, c’erano i magazzini, le stalle, le scuderie e gli orti oltre alle case di muratori, marmisti e cocchieri. Da metà del ‘500 invece numerosi artisti tra pittori, scultori e artigiani vari (soprattutto stranieri) la scelsero come sede delle loro botteghe oltre che delle loro abitazioni e giardini.

Via Margutta e i suoi artisti

Via Margutta è la strada di Roma più associata all’arte e probabilmente vi viene in mente subito la mostra dei “Cento pittori” che si svolge in alcuni periodi dell’anno e va avanti fin dal 1953. In quest’occasione la strada romana diventa una galleria d’arte all’aperto in cui si possono ammirare passeggiando oltre mille opere di artisti provenienti da tutto il mondo che rendono la strada ancora più suggestiva. La via è stata comunque sempre frequentata da artisti, anche oltre l’arte visiva. Nell’Ottocento all’interno dell’Associazione artistica internazionale si incontravano poeti, scrittori e musicisti come Puccini, Wagner, Zola e D’Annunzio ma anche Sartre e Simone de Beauvoir, Sibilla Aleramo, Moravia e Elsa Morante. Per non parlare di grandi pittori come Picasso, Guttuso, Burri, Balla, De Chirico e tanti altri che frequentavano le botteghe di via Margutta e abitavano nei dintorni.

Via Margutta e il cinema: un grande amore

Una via così bella e fuori dal tempo non poteva non affascinare anche il cinema, ovvio! Nel film “Vacanze romane” Audrey Hepburn va a abitare in una soffitta di una delle deliziose case del ‘500 che caratterizzano via Margutta (esattamente al numero 51) e questa è forse la pellicola che più si associa a questa strada. Numerosi film degli anni ’60 hanno scene girate qui tra strade acciottolate e botteghe di artigiani: tra questi “Un americano a Roma” in cui Alberto Sordi incontra qui una pittrice americana, “Le lettere da Capri” di Mario Soldati in cui la strada ricorre spesso ma c’è anche un film intitolato “via Margutta” di Mario Camerini del 1960. Fu proprio nel periodo tra gli anni ‘50 e ‘60 che via Margutta fu scelta come posto in cui prendere un appartamento da grandi artisti del cinema come Federico Fellini, Giulietta Masina e Anna Magnani a testimonianza del grande rapporto d’amore con questa via di Roma fuori dal tempo.

via Margutta
Via Margutta oggi, piacevolissima da passeggiare.

Una passeggiata a via Margutta è un momento godibile da inserire in ogni itinerario romano. Roma offre tanti luoghi in cui trovare un attimo di pace dal rumore e dal traffico e oltre ai tanti parchi e ville, tra le vie più tranquille in cui riposare mente e anima c’è sicuramente la strada degli artisti. Sbirciate nelle botteghe, parlate con gli artisti, alzate lo sguardo in alto verso i soffitti in legno dei palazzi, curiosate nei giardini se trovate un cancello aperto e godetevi la quiete nel cuore della città.

Fontana degli artisti
Fontana degli artisti a via Margutta.

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