Campo Marzio. Il quarto rione di Roma

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Se dovessimo scegliere un quartiere in cui andare per vedere una gran quantità delle attrazioni turistiche di Roma in un colpo solo dovremmo senza dubbio puntare su Campo Marzio. Il IV rione di Roma che si estende in una vasta area tra il Campidoglio, il Quirinale, il Pincio e il Tevere vanta moltissimi monumenti, strade e opere di pregio artistico che hanno reso grande e famosa la capitale in tutto il mondo. Una visita a Roma non può quindi dirsi completa senza passare da qui e godersi una passeggiata in tutta calma.

Un po’ di storia del quarto rione di Roma

Il nome del rione deriva – e chi l’avrebbe mai detto – dal Campus Martius e cioè il campo di Marte dell’antica Roma. Cos’era? Si trattava di una vasta area pianeggiante a nord del Campidoglio collocata fuori dai confini della città (fino al 275 a.C.) e dedicata al dio della guerra perché vi si svolgevano attività militari e sportive in epoca repubblicana. Era inoltre un’area ricca di edifici sacri dedicati al culto di divinità orientali e dove avvenivano, (proprio perché in zona extra moenia) gli incontri con gli ambasciatori stranieri. Con l’età imperiale furono ridefiniti i confini e iniziò un processo di forte urbanizzazione della zona con la costruzione di palestre, teatri, templi ed edifici pubblici di vario genere. In epoca augustea ci fu il massimo splendore artistico-architettonico di Campo Marzio con la costruzione della basilica di Nettuno, le terme di Agrippa, l’anfiteatro Statilio Tauro, il mausoleo di Augusto, l’orologio solare Horologium Augusti, l’Ara Pacis, lo stadio di Domiziano, il Pantheon e il teatro di Pompeo per citarne solo alcuni.
Durante il Medioevo Campo Marzio fu la zona più popolosa di Roma grazie alla sua vicinanza con il fiume e la crisi idrica del periodo ma era in totale abbandono mentre durante il Rinascimento grazie ai vari Papi fu l’area della città che vide più modifiche e trasformazioni a livello urbanistico. Nel Quattrocento infatti papa Paolo II sistemò rendendola libera e rettilinea la via Lata, che prese il nome attuale di via del Corso; Leone X nel 1518 fece realizzare via Leonina che divenne l’attuale via di Ripetta e Clemente VII dal 1523 si occupò della realizzazione di via del Babuino. Iniziarono poi anche le costruzioni da parte di privati e famiglie aristocratiche. Qualche esempio? Villa Medici, Palazzetto Zuccari, Palazzo Borghese.

Qualche leggenda su Campo Marzio

Secondo la tradizione presso la Palus caprae (cioè la palude delle capre) ascese al cielo Romolo, il primo re di Roma che fu divinizzato con il nome di Quirino (da cui il Quirinale, a lui dedicato) mentre poi Tarquinio il Superbo si impossessò dell’area usandola a scopo privato per le sue coltivazioni di grano. Si vocifera che alcuni covoni di grani provenienti da Campo Marzio e gettati nel Tevere al tempo della cacciata del re (molto poco amato dal popolo!) diedero vita all’Isola Tiberina.

Lo stemma del rione Campo Marzio è un altro mistero: si tratta di una falce di luna d’argento su fondo blu ma le sue origini restano sconosciute.

Le principali attrazioni di Campo Marzio

Campo Marzio merita un’intera giornata per godersi a pieno tutte le bellezze e fare una passeggiata rilassante tra storia e modernità. Si può partire da Piazza del popolo per salire al parco del Pincio dove ammirare la vista sulla città e poi scendere giù per percorrere il tridente dello shopping di lusso (via Frattina, via del Babuino, via di Ripetta), ammirare le botteghe artigiane a via Margutta, percorrere via Condotti fino ad arrivare a Piazza di Spagna con la scalinata di Trinità dei monti, via del Corso dove dedicarsi allo shopping nelle grandi catene di abbigliamento e fare sosta in tutte le viette laterali fino ad arrivare all’Ara Pacis e al Mausoleo di Augusto a Piazza Augusto Imperatore.

Una sosta da ‘Gusto è quello che ci vuole per mangiare nel cuore di Campo Marzio provando cibi di prima qualità e sorseggiando un cocktail sotto ai portici, immersi nell’antica storia della nostra città.

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